
Questi sono “I Segreti dell’Aiki”, come li descrisse Takeda Tokimune Soke nel suo “Manuale di Daito-ryu Aikibudo, vol. 1”, pagg. 2 e seguenti. Si tratta di un manuale in lingua giapponese che non è stato ancora tradotto in nessuna lingua occidentale. Ne siamo entrati in possesso grazie al maestro Antonino Certa, vecchia conoscenza dei nostri tatami e oggi figura di primo piano del Daito ryu. Antonino Certa è Capo Istruttore dell’European Daito Ryu Aikibudo Daito Kai
di TOKIMUNE TAKEDA
Aikijutsu
Nel Daito-ryu sono custoditi i segreti dell’Aiki.
La vita dipende dal Ki, quindi il Ki va sviluppato. Con il giusto modo di respirare si può rinforzare il proprio Ki e riuscire a raggiungere la concentrazione mentale. Sviluppando uno spirito deciso e valoroso si può arrivare ad uno stato mentale quasi divino e quindi essere in grado di capire, a seconda del Ki che ci si trova di fronte, come comportarsi e gestire la situazione. Si può così quasi prevedere l’attacco dell’avversario ancora prima che avvenga.
Aiki-inyo-ho
“In” significa raggiungere uno stato di tranquillità chiudendo la mano a pugno durante una inspirazione corretta. “Yo” invece è espirare aprendo la mano completamente. Grazie a questo modo di respirare, l’Aiki-inyo-ho, la mente è più acuta e lo sguardo è più penetrante; si riuscirà quindi a mantenere il [proprio] coraggio ed a manovrare le persone in maniera quasi soprannaturale usando le dieci dita [delle mani].
Aiki-nage
Dalla posizione naturale, intuendo il Ki dell’avversario bisogna muoversi come un corso d’acqua e, utilizzando la forza del nemico stesso, lanciarlo in una qualsiasi direzione. La tecnica è la stessa anche quando si affronta più di una persona. Aikinage è un’applicazione dell’Aikijujutsu ed è la tecnica che permette di privare l’avversario del suo Ki con il proprio movimento, senza Atemi-waza o Shime-waza.
Aiki-tanren-ho
Si pratica in coppia e quando l’altro ci blocca i polsi, bisogna cercare di convogliare il proprio Ki nelle ascelle e nelle punte delle dita: allora si potrà lanciare l’avversario in tutte le direzioni, spingendo in su verso le sue ascelle con le mani aperte. Visto che questo è un allenamento per migliorare la respirazione, è importante che entrambi pratichino senza fare sforzi eccessivi; è possibile esercitarsi anche con una sola mano. Il fine di questo esercizio è rinforzare il proprio Ki e la potenza muscolare.
Aiki-Jujutsu
Un altro nome di Aikijujutsu è Gotenjutsu, che è un combattimento all’ultimo sangue, in una situazione di vita o di morte shinkenshobu (lett. combattimento con una spada vera). E’ un’arte, sia per difesa che per attacco, eseguita leggendo il Ki dell’avversario e rispondendo con una combinazione di Atemi-waza, Shime-waza, Nage-waza e.c.c. Visto che [l’Aikijujutsu] potrebbe essere pericoloso è necessario praticarlo con molta attenzione (e l’istruttore deve trattarne l’insegnamento con particolare riguardo).
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