di CLAUDIO PIPITONE - Questo articolo di Claudio Pipitone vuole sfatare il concetto spesso sbandierato dai praticanti di altre arti marziali, secondo cui "la miglior difesa è l'attacco, per poter colpire per primi". Essi sono convinti che la difesa della persona si realizzi esclusivamente attraverso l'offesa fisica dell'altra persona, al fine di ridurla all'impotenza fisica di agire, e ritengono che questa sia la condizione necessaria alla vittoria nella risoluzione di un conflitto fisico. Queste persone non riescono a concepire l'impostazione aikidoistica secondo cui vincere significa invece "non prenderle anche a costo di rinunciare a darle", e non riescono quindi a capacitarsi come l'Aikido abbia come priorità pratica e concreta quella di evitare i colpi eventualmente indirizzati verso l'aikidoista, piuttosto che infliggere prioritariamente dei colpi all'avversario.