Il Posto dell’Aikido Nell’Era della Zumba e dell’MMA

di SIMONE CHIERCHINI - I padri dell'Aikido sono scomparsi o stanno scomparendo e tocca ai figli prendersi la responsabilità di collocare la nostra arte in un mondo profondamente cambiato. Dove va l'Aikido nel XXI secolo? Qual'è il suo posto nell'era dello zumba e dell'MMA? Che cosa dobbiamo farcene della meravigliosa eredità che ci hanno lasciato i nostri padri adottivi da tatami? Sarà il caso che la nuova generazione di insegnanti di livello inizi a chiederselo, perché il futuro è adesso

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Aikido: “L’Arte di Interpretare il Gesto”

di MAURIZIO SABOT - Quindi Uke è un soggetto vivo, attivo, stimolante e stimolato (nella sua lotta contro il sé) che, sinceramente, sa motivare, controllare e garantire la crescita di Tori e la sua stessa. Sente, accetta gli errori dell'altro come parte di sé. E' capace di  guidarlo ad una crescita spontanea, non avvilente, proficua per entrambi. Uke controlla il proprio Ego, la propria narcisistica inclinazione alla violenza e Tori impara attraverso la tecnica ad "armonizzare il conflitto": Takemusu [武産]

La Contraddizione e l’Incoerenza dell’Aikido

di JOSÈ SANTOS NALDA - Quanti aikidoka - insegnanti e studenti - possiedono e vivono l'armonia coerente fra il messaggio di Ueshiba, del quale gli piace tanto parlare, e quello che veramente fanno e dicono nel dojo o al di fuori di esso? Quanti aikidoka capiscono veramente il significato di "armonia"? Uno sguardo oggettivo sulle attività e i comportamenti degli aikidoka a livello locale, nazionale, europeo, ecc, ci mostra un'assenza di comprensione e armonia

Difesa Personale nell’Aikido

di CLAUDIO PIPITONE - Questo articolo di Claudio Pipitone vuole sfatare il concetto spesso sbandierato dai praticanti di altre arti marziali, secondo cui "la miglior difesa è l'attacco, per poter colpire per primi". Essi sono convinti che la difesa della persona si realizzi esclusivamente attraverso l'offesa fisica dell'altra persona, al fine di ridurla all'impotenza fisica di agire, e ritengono che questa sia la condizione necessaria alla vittoria nella risoluzione di un conflitto fisico. Queste persone non riescono a concepire l'impostazione aikidoistica secondo cui vincere significa invece "non prenderle anche a costo di rinunciare a darle", e non riescono quindi a capacitarsi come l'Aikido abbia come priorità pratica e concreta quella di evitare i colpi eventualmente indirizzati verso l'aikidoista, piuttosto che infliggere prioritariamente dei colpi all'avversario.

Aikido: Perché Vergognarsi di una Disciplina che non È Efficace ma Piuttosto Efficiente?

di NINO DELLISANTI - Nino Dellisanti, insegnante di riferimento dell'Associazione Shisei Torino, aderente al Progetto Aiki, esordisce sulle colonne di Aikido Italia Network con un importante contributo sul tema dell'efficacia/efficienza nell'Aikido che fa da contralto ai precedenti interventi sul tema da parte di Fabio Branno e Simone Chierchini