Aikido: “L’Arte di Interpretare il Gesto”

di MAURIZIO SABOT - Quindi Uke è un soggetto vivo, attivo, stimolante e stimolato (nella sua lotta contro il sé) che, sinceramente, sa motivare, controllare e garantire la crescita di Tori e la sua stessa. Sente, accetta gli errori dell'altro come parte di sé. E' capace di  guidarlo ad una crescita spontanea, non avvilente, proficua per entrambi. Uke controlla il proprio Ego, la propria narcisistica inclinazione alla violenza e Tori impara attraverso la tecnica ad "armonizzare il conflitto": Takemusu [武産]

Pubblicità

Il Ruolo dell’Uke nell’Aikido

di DANIEL LECLERC - Uke, quello che cade nella pratica dell’Aikido, opposto a Tori, colui che esegue la tecnica, gioca un ruolo essenziale nella didattica marziale in generale e giapponese in particolare, perlomeno per quanto riguarda le discipline che insegnano le forme di combattimento faccia a faccia (corpo a corpo). Il bersaglio non ha meno valore nel Kyudo, per esempio, però non ci sono gli stessi criteri. Questo ruolo è spesso misconosciuto o mal compreso, a volte screditato, da molti praticanti in particolare a causa della funzione passiva che gli attribuiamo ingiustamente

Il Compagno di Allenamento

di MARCO MARINI - Nell’Aikido, ma possiamo estendere l’osservazione anche a altre Arti Marziali e Sport da Combattimento – apprendiamo la maggior parte delle cose grazie alla pratica con un compagno di allenamento, un training partner. È un ruolo sostanzialmente comprensibile da tutti già ad una prima lettura, eppure è importante e fondamentale per i progressi d’ognuno di noi. Infatti, nonostante la semplicità apparente, tale ruolo è ben più complicato e pieno di valori di quanto possa sembrare