di MARCO ALIPRANDINI - La figura del gladiatore, del cavaliere, del soldato, del samurai, dell’uchideshi di ieri non è sovrapponibile a nessuna figura di oggi. Il concetto attuale di efficacia è diventato completamente diverso, forse è diventato più sottile, più stratificato. Credo che nel nostro tempo non ci sia la necessità di un combattimento fisico, o per lo meno non sia la necessità più impellente. Oggi, e questo è nella radice stessa della parola aikido, c’è bisogno di ‘armonia’, di resilienza, di tolleranza, di gentilezza e di comprensione reciproca. Tratto da Il Dōjō, il libro realizzato da Marco Aliprandini con la visione multifocale di 23 colleghi insegnanti, quello di Marco sensei è il testo definitivo sul significato del nostro luogo di pratica
Categoria: AIKIDO
L’Indipendente
di UGO MONTEVECCHI - I tatami delle arti marziali sono pieni di allievi-copia del loro maestro, ma per fortuna ci sono delle notevoli eccezioni. Ugo Montevecchi, allievo diretto di Yoji Fujimoto sensei e suo assistente negli anni ’90 presso l’Aikikai Milano, ha da tempo dispiegato le ali e scelto una sua via indipendente. Responsabile di uno dei dojo maggiormente attivi dell’Aikido italiano e direttore tecnico dell’Aikikai San Marino, Montevecchi porta nella sua pratica e nelle sue parole un’energia e una schiettezza non comuni nel mondo del Budo. Eccovi in anteprima un estratto da "L'Indipendente - Intervista a Ugo Montevecchi", appena pubblicato da The Ran Network
Le Soggettività nell’Aikido
di GIANCLAUDIO MARIA VIANZONE - Molti “Maestri” occidentali nutrono l’errata convinzione che i principi etici e filosofici del Budo, fra cui è insito l'Aikido, possano mutarsi, così come le tecniche, in base alla propria soggettività. Il problema della soggettivizzazione, è strettamente legato al carattere “individualista” della società occidentale, oggi sempre più marcatamente, ma la visione cosmologica e Shinto-buddhista del popolo nipponico è invece attualmente palese nelle sue implicazioni antropo-socio-culturali. Non è una questione di “interpretazione” ma la preponderante esigenza di non confondere l’apparenza con l’essenza
Dove Sta Andando l’Aikido?
di LUIGI CARNIEL - Nello sviluppo dell'Aikido contemporaneo "vedo lo specchio della società odierna in cui la violenza deve essere bandita, scacciata ovunque, sia verbalmente (attraverso il politicamente corretto) sia attraverso i comportamenti. Distorciamo persino i testi in modo che i nostri cari bambini non imparino la violenza. Per mancanza di coraggio, ci indulgiamo in questa ‘harmony-light’ che, inserita in seno all’aikidō, lo fa presentare come un’arte marziale pacifica. In questo modo si è convinti di praticare un budō non violento. Così però si dimentica che l’Uomo è violento per natura, e che anche la cosiddetta ‘non violenza’ è, nei fatti, violenta essa stessa"
L’Aikidō e il Randori Incompleto
di ADRIANO AMARI - Per poter camminare nella pienezza del “Jutsu” bisogna accumulare gli elementi necessari per comprendere attraverso questo il “Dō”, o varietà del divenire, e il proprio posto in esso. Purtroppo, la maggioranza dei corsi d’Aikidō si ferma alla fase iniziale del primo gradino, credendo in una visione supposta olistica della pratica e in un falso concetto di inesistente “neutralizzazione della violenza e ristabilimento dell’armonia”
A Verifiable Approach
by JOHN BAILEY - One of the reasons Aikido is waning in popularity is that it’s becoming a ‘dead’ art. Most people won’t explore the Aikido universe creatively, so they can’t use creative methods to teach. I recommend to everyone I share with to do quality experimentation – to make a reasonable investment in a method, and to see what the outcomes of that are for their context. This article is an extract from the "Innovator - Interview with John Bailey", a booklet full of ideas and suggestions about how to develop creativity in our daily Aikido practice
Lo Spiritualismo nell’Aikido e lo Shugyo
di JACQUES PAYET - Interi sistemi di Aikido si reggono sullo "spiritualismo" ad esso inerente e sulle relative forme di pratica promulgate dalle associazioni di riferimento. Gozo Shioda e il suo Yoshinkan percorrono una strada differente, lo Shugyo, un cammino personale, unico e irripetibile, scoperto autonomamente dall'individuo che paga il prezzo di una pratica severa. Jacques Payet, allievo storico di Shioda sensei, ci parla di quanto sopra in un capitolo tratto da "L'Uchideshi - Intervista a Jacques Payet", il suo libro-intervista recentemente edito da Aikido Italia Network Publishing
Is Aikido Becoming a “Koryu”?
Hideki Hosokawa – Il Percorso Marziale
A Cosa NON Serve l’Aikidō
di MARCO RUBATTO - La mente umana è affascinante. Il nostro pensiero infatti è incapace di realizzare linearmente una negazione: necessità di pensare alla frase in modo affermativo e solo in un secondo tempo di negarla. Vogliamo provare a identificare assieme a cosa NON serve l’Aikidō? In anteprima vi presentiamo questo capitolo tratto da "Il Riformatore - A Proposito di Marco Rubatto", libro nel quale Rubatto, oltre a trattare una serie di argomenti centrali e attualissimi rispetto al corrente sviluppo dell'Aikido nazionale e non, si leva anche diversi sassolini dalla scarpa