di ADRIANO AMARI - Quando negli anni Settanta Hiroo Mochizuki sensei fondò lo Yōseikan Budō, la convinzione generale era che non si potesse arrivare avere una conoscenza degli aspetti di diverse arti marziali. L’obiezione che non basta una vita per approfondire una singola disciplina significa non riuscire ad afferrare la vera identità della matrice che esse studiano, né come ciascuna arte sia omogenea ed armonica a tutte le altre matrici marziali, una volta superate le apparenze e posato lo sguardo sull’essenza unica che le attraversa tutte
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Kobudō Kenkyukai IV: L’Eredità
di ADRIANO AMARI - La chiusura del Kobudō Kenkyukai nel 1938 rappresenta una prima avvisaglia di come il Jūdō si apprestava a iniziare una lunga discesa qualitativa, dove gli insegnamenti di Jigoro Kanō sensei sarebbero stati progressivamente disattesi, nonostante la sorveglianza di alcuni “guardiani” come Mifune sensei, che curò la direzione tecnica del Kōdōkan per molti anni. È chiaro che esisteva un gruppo influente, all’interno del Kōdōkan, che era più interessato all’aspetto politico ed economico della disciplina che alla visione del Fondatore
Dal Kōdōkan Jūdō al Kobudō Kenkyukai I: Evoluzioni nel Pensiero di Jigorō Kanō Sensei
di ADRIANO AMARI - Dopo la Restaurazione Meiji, la società giapponese per la più parte aveva preso a rifiutare le arti militari tradizionali. Questa situazione peggiorò nel periodo Taisho con l'aumento del commercio con l'Occidente e l'assimilazione dei suoi costumi. Jigorō Kanō si rese conto della necessità di mantenere e preservare i koryu. Per questo fine Kanō creò il Kobudō Kenkyukai, un istituto all'interno del Kodokan, i cui scopi, assolutamente rivoluzionari e ignorati dai più, dovevano cambiare tutto il mondo del Budo. Vi presentiamo il primo di un trittico di articoli sul tema