by PAUL WILDISH - Senta Yamada was the first exponent of Tomiki Aikido to come to the UK, to teach professionally. Yamada, a 6th Dan in both judo and aikido, arrived in London with a training pedigree second to none. Not only was he one of Kenji Tomiki’s original students in the formative days of Tomiki Aikido’s genesis but he had also spent nine months as an uchideshi (a live in student) of Morihei Ueshiba. As with Kenji Tomiki and Hideo Ohba them-selves he had had the inestima-ble experience of learning direct-ly from the ‘Founder’ of aikido without mediation or re-interpretation by others
Tag: Kodokan Judo
Kobudō Kenkyukai III: Per la Completezza del Jūdō (e Oltre)
di ADRIANO AMARI - Negli anni ’20 del Novecento Jigorō Kanō sensei aveva registrato un inizio di decadenza nel suo Jūdō per l’eccessiva importanza attribuita alla competizione e per la mancanza di omogeneità nella concessione dei gradi e dei titoli di insegnante. Ancora, si era reso conto che aveva trascurato nella composizione della disciplina “Jūdō” degli aspetti importanti del patrimonio storico del Bujutsu, in primis lo studio delle armi. A questo scopo, con l’intenzione di creare una altra nuova disciplina che affiancasse e ristorasse la sua primogenita, aveva creato un istituto di studio e ricerca su queste Arti Marziali antiche, il Kobudō Kenkyukai
Hideo Ohba – The Aikido of “Quiet Taste”
by PAUL WILDISH - More than anyone else, Ohba Hideo sensei can be considered the ‘teacher’ of Tomiki Aikido. Prof. Tomiki was the architect of Kyogi (Competitive) Aikido, the developer of systems and technique and conductor of seminars. As Tomiki had his professorial duties at Waseda and his academic work within the Kodokan and learned Budo societies, it was very much Ohba’s job to teach the student clubs and develop the next generation of teachers. I have always described Ohba as the most perfect self-effacing disciple but I think he deserves to be considered the most perfect partner that Tomiki could have wished for
Kiai and Aiki – Aikidō and the Indivisible Divided
Kiai e Aiki – L’Aikidō e l’Indivisibile Diviso
Dal Kōdōkan Jūdō al Kobudō Kenkyukai I: Evoluzioni nel Pensiero di Jigorō Kanō Sensei
di ADRIANO AMARI - Dopo la Restaurazione Meiji, la società giapponese per la più parte aveva preso a rifiutare le arti militari tradizionali. Questa situazione peggiorò nel periodo Taisho con l'aumento del commercio con l'Occidente e l'assimilazione dei suoi costumi. Jigorō Kanō si rese conto della necessità di mantenere e preservare i koryu. Per questo fine Kanō creò il Kobudō Kenkyukai, un istituto all'interno del Kodokan, i cui scopi, assolutamente rivoluzionari e ignorati dai più, dovevano cambiare tutto il mondo del Budo. Vi presentiamo il primo di un trittico di articoli sul tema
Doshu Kisshomaru: Cosa È l’Aikido
di KISSHOMARU UESHIBA - Alla menzione del termine "arte marziale" molte persone evocano l'immagine di una persona con un atteggiamento intimidatorio e aggressivo, e in effetti ci sono alcuni cosiddetti artisti marziali che si comportano così. Tuttavia, tale comportamento è una chiara indicazione che non si capisce davvero il Budo. L'eccessiva aggressività è in realtà vanitosa sbruffonaggine che maschera una mancanza di fiducia in se stessi
Tradizioni Inventate – Il Caso del Judo di Kano Jigoro
di CHIARA BOTTELLI - Tradizione non è la somma delle reali pratiche del passato che sono rimaste nel presente; piuttosto tradizione è un topos moderno, una rappresentazione precisa di idee e situazioni socialmente desiderabili (a volte indesiderabili) concepite come se fossero tramandate da generazione a generazione