di CARLO CAPRINO - Nel corso di un seminario di Takemusu Aikido di qualche tempo fa, Paolo Corallini shihan ha sottolineato affinità e differenze tra la pratica dei kumi tachi e quella del ki musubi no tachi che non va considerato, come alcuni erroneamente fanno, come “il sesto kumi tachi”. Nella stessa occasione è stata inoltre mostrata la pratica del “Kumitachi no kanren”, ovvero il modo in cui praticare in sequenza i cinque kumitachi di base compresi nel curriculum delle buki waza del Takemusu Aikido
Autore: Carlo Caprino
Conoscere la Via Attraverso la Via del Conoscere
di CARLO CAPRINO - Intorno ai mezzi, ai modi ed agli obbiettivi del “conoscere” si è discusso, si discute e – credo – si discuterà ancora per molto, un po’ come sul famoso dilemma per cui ci si interroga se è nato prima l’uovo o la gallina. Fatti salvi alcuni punti principali, possiamo affermare che non esista un unico ed esclusivo modo per giungere ad una meta, ma piuttosto che “sono molti i sentieri che portano alla stessa vetta di montagna”, insomma, Roma è una, ma molte sono le strade che conducono ad essa
Aikido e Cabala
di CARLO CAPRINO - Aikido e Cabala, due mondi distanti? Ad un primo esame la risposta non potrebbe che essere affermativa: tra una Arte marziale orientale sviluppata nel secolo scorso ed una Scuola di pensiero che affonda le sue radici nei millenni della mistica ebraica sembrerebbero non esserci punti in comune, eppure…
Between the Way of the Dream and the Dream of the Way
by CARLO CAPRINO - In an excellent article published by Aikido Italia Network, Ellis Amdur Sensei tells how, after a particularly demanding "fight" with a fellow practitioner who had put some of his martial certainties in crisis, thanks to a dream he found a way to integrate the information acquired in that exchange into his skills. The dream allowed him to increase his practical knowledge in a way more directly based on experience than theoretically elaborated
Aikido, la Pratica del Corpo, del Cuore e dello Spirito
di CARLO CAPRINO - Il numero 3 ha una notevole valenza simbolica e la sua presenza è ricorrente in diversi aspetti dell’Aikido, tanto in quelli pratici e didattici che in quelli più “sottili”. Proviamo a fermarci su alcuni di questi, e non possiamo non ricordare che per il Fondatore le tecniche ed i principi dell’Aikido potevano essere rappresentate da quelle che lui definiva come “tre forme sacre”, ovvero il cerchio, il quadrato ed il triangolo
Hanmi, Much More Than a Posture
by CARLO CAPRINO - As it is well known to those who have experience of how an apprenticeship in a craft workshop or training in a traditional school of arts (not necessarily martial) develops, very little time is spent to provide the apprentice with detailed verbal instructions. These are limited to some initial essential rudiments to avoid injury to oneself or others or damage to tools or material to be processed
Tra la Via del Sogno e il Sogno della Via
di CARLO CAPRINO - In un bell'articolo pubblicato su Aikido Italia Network, Ellis Amdur Sensei racconta di come, dopo un “combattimento” particolarmente impegnativo con un suo compagno di pratica che aveva messo in crisi alcune sue certezze marziali, grazie ad un sogno ha trovato il modo di integrare nelle sue abilità le informazioni acquisite in quello scambio, aumentando le sue conoscenze pratiche in maniera più direttamente esperita che teoricamente elaborata
Hanmi, Molto Più di una Postura
di CARLO CAPRINO - Come è noto a chi abbia una anche minima esperienza di come si sviluppa l'apprendistato in una bottega artigianale o l'addestramento in una Scuola tradizionale di Arti (non necessariamente marziali), ben poca parte del tempo viene spesa per fornire al garzone dettagliate istruzioni verbali, limitandosi queste ai primi rudimenti indispensabili ad evitare infortuni a sé stesso o ad altri oppure danneggiamenti degli attrezzi o del materiale da lavorare
Tra l’Ortodossia della Tradizione e lo Sviluppo della Personalità
di CARLO CAPRINO - Nel panorama attuale delle Arti spiccano due tendenze, divergenti tra loro nei fini da raggiungere e nei mezzi per ottenerli. Entrambe si basano su principi sostanzialmente condivisibili, che però talvolta giungono a delle esasperazioni al limite del fanatismo più cieco o dell’ipocrisia più egoista