Le Tecniche Imparate Attraverso il Kata Possono Essere Rivitalizzate con il Randori

di KENJI TOMIKI - Quei tipi di bujutsu che con la scomparsa degli scontri di strada avevano perso l'opportunità di allenarsi nello shiai mostrarono segni di degenerazione, a causa del fatto che era impossibile per i loro praticanti sperimentare personalmente il vero potere delle arti marziali e il nucleo dei principi delle arti. Come mezzo per correggere questo declino, furono inventate la pratica con la spada di bambù del Kenjutsu e la pratica del combattimento libero (randori geiko) del Jujutsu

Pubblicità

Dal Kōdōkan Jūdō al Kobudō Kenkyukai I: Evoluzioni nel Pensiero di Jigorō Kanō Sensei

di ADRIANO AMARI - Dopo la Restaurazione Meiji, la società giapponese per la più parte aveva preso a rifiutare le arti militari tradizionali. Questa situazione peggiorò nel periodo Taisho con l'aumento del commercio con l'Occidente e l'assimilazione dei suoi costumi. Jigorō Kanō si rese conto della necessità di mantenere e preservare i koryu. Per questo fine Kanō creò il Kobudō Kenkyukai, un istituto all'interno del Kodokan, i cui scopi, assolutamente rivoluzionari e ignorati dai più, dovevano cambiare tutto il mondo del Budo. Vi presentiamo il primo di un trittico di articoli sul tema

Takako Kunigoshi, Artista e Budoka del Kobukan Dojo

di SIMONE CHIERCHINI - Nel Kobukan dojo di Ueshiba il sesso di appartenenza non aveva molta importanza una volta che ci si era inchinati sul tatami. Ecco la storia di Takako Kunigoshi, la pioniera dell'Aikido anteguerra che è dietro ad "Aikijujutsu Renshu", il primo libro in assoluto di Morihei Ueshiba

Takako Kunigoshi, Kobukan Dojo Artist and Budoka

by SIMONE CHIERCHINI - In Ueshiba's Kobukan dojo gender didn't matter much once you bowed onto the tatami. Here's the story of Takako Kunigoshi, the female prewar Aikido pioneer that is behind Morihei Ueshiba's first-ever book "Aikijujutsu Renshu"

Spunti di Riflessione sulla Pratica Secondo le Koryū

di ADRIANO AMARI - “…Il Budō non dovrebbe essere studiato con solo un blando interesse come se uno si occupasse di un hobby, né sprecare energia su un verdetto di vittoria o sconfitta. Se l’insegnante guarda il Budō come uno sport forestiero, ciò che sembra imparato con successo svanirà presto e le virtù marziali si perderanno, e l’interesse personale, l’egoismo e il calcolo saranno incoraggiati. Una cosa così non deve succedere. Bisogna esercitare una assidua vigilanza su questo…”

Aikido Yoseikan – The School That Didn’t Know Doshu

by ADRIANO AMARI - The Yōseikan school asserts that it is necessary to know the past to understand the present. We need to know where and how the techniques were produced and, in making them useful for our contemporary times, we must not lose this awareness. Minoru Mochizuki sensei believed that Aikidō after Ō Sensei excessively idealized the techniques and disconnected them from the martial content of effectiveness

Aikido Yoseikan – La Scuola Che Non Ha Conosciuto il Doshu

di ADRIANO AMARI - La scuola Yōseikan esprime il principio che sia necessario conoscere il passato per capire il presente. Bisogna sapere dove e come si sono generate le tecniche e, nel renderle utili per i tempi contemporanei non si deve perdere questa coscienza. Minoru Mochizuki sensei riteneva che l’Aikidō dopo Ō Sensei idealizzasse troppo le tecniche e le scollegasse dal contenuto marziale di efficacia

Mrs Judo: Keiko Fukuda and the Long Path to Female Inclusion in Budo

by SIMONE CHIERCHINI - Budo is the world of Mars and has traditionally been the exclusive domain of men for centuries. Although there have always been notable exceptions in the past, it is only after the Second World War that the female presence in the world of martial arts began to be visible. Keiko Fukuda, the only 10th Dan woman in Judo history, was the standard-bearer of this inclusion