Un altro degli scritti classici del Doshu della Ki No Kenkyukai Association International, Kenjiro Yoshigasaki, fornisce filosofiche perle di saggezza destinate all’uso nella vita di tutti i giorni
di KENJIRO YOSHIGASAKI
La scienza moderna è basata sulla filosofia del “Come fare”. Gli scienziati non si domandano cosa fare, ma solo come fare qualcosa. Questa filosofia influenza anche la gente nei paesi industrializzati che smettono di porsi la domanda di cosa dovrebbero fare, e si domandano solo cosa vogliono. Questa filosofia non è molto buona per la vita, ne’ per il mondo perché poi la gente fa cose stupide creando più problemi nella propria vita e nel mondo.
Comunque quando cominciamo realmente a pensare cosa dovremmo fare, spesso non lo troviamo, a parte le necessità quotidiane. Non troviamo niente di straordinario. Questo è perché cambiamo pensando da come fare in cosa vogliamo. Qui stiamo nuovamente usando la logica materiale. Nella logica materiale dobbiamo trovare un obiettivo così grande, quanto lontano possibile nel futuro per fare uno sforzo per raggiungerlo. Nella vita non è così. Dobbiamo solo sapere cosa dobbiamo fare oggi. Non è necessario sapere cosa fare domani. Comunque, se facciamo cosa dovremmo fare ogni giorno, raggiungeremo un’eccellente vita alla fine. Questa è la logica della vita.
Sapere cosa fare oggi non significa dimenticare cosa fare domani. Dobbiamo immaginare cosa succederà domani. E’ bene immaginare cosa succederà dopo la nostra morte. Dovremmo avere molta immaginazione circa il futuro e tuttavia non dobbiamo sapere cosa fare domani. Dobbiamo solo sapere cosa fare in questo momento.
È necessario ricordare che la maggior parte della gente nel mondo è solo occupata a fare ciò che deve fare per la propria vita quotidiana. Era la stessa cosa anche nei paesi industrializzati fino a cento anni fa. Ai nostri giorni possiamo vivere abbastanza comodamente senza lavorare ma è solo perché usiamo il petrolio e il gas. Senza di questi, ognuno deve lavorare molto più duramente ogni giorno per vivere. Anche la gente povera in Europa sta vivendo con più confort dei re e regine nel 18° secolo.

È vero che non dobbiamo lavorare così tanto per vivere la nostra vita quotidiana poiché abbiamo gas e elettricità che fanno la maggior parte del lavoro. Abbiamo molto tempo in più. Così quando non abbiamo niente da fare, dobbiamo cominciare a Essere. Dobbiamo mantenere una giusta buona postura fisica, con un respiro calmo e fare meditazione. Mantenere questa meditazione mentre facciamo ciò che è necessario alla vita, alla nostra vita quotidiana. Poi cominciamo a trovare cosa dovremmo fare nella vita.
Il punto importante è che l’Essere crea il Fare. Questo è com’è fatta la vita. Nella scienza materiale il Fare crea l’Essere. Facciamo qualcosa per creare un risultato fisico. Nella vita essere in una buona postura crea quello che dovresti fare nella vita.
Fonte: http://www.ki-aikido.it/?p=24
Copyright Kenjiro Yoshisagaki ©2011
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[…] Da “Come Fare” a “Cosa Fare” e da Fare a Essere […]
Mi piacerebbe sapere come mai, contrariamente al pensiero di molti, nessuno ha mai il coraggio di esprimere opinioni negative in merito a ciò che dice il Doshu invece di assorbire tutti i suoi “insegnamenti” come verità calate dall’alto: indimostrate ed indimostrabili per la maggior parte di noi. Alzare un dito e dire “io non sono d’accordo!” sarebbe secondo me un grande insegnamento per tutti.
Mi dispiace ma io non sono daccordo con te, io sono 7anni che pratico con il maestro Yoshigasaki e all’inizio pensavo proprio come te, ma perché non riusci a portare i suoi insegnamenti nella vita quotidiana di tutti i giorni.
adesso che ogni tanto ci riesco vedo solo ora che le sue parole hanno una verità….
La questione non è essere o non essere d’accordo con il pensiero del Doshu Yoshigasaki, ma di comprendere e applicare i principi.
Dopo 35 anni di pratica con Lui e molte volte in disaccordo nell’intimo pensiero, mi sono accorto che lasciando andare appunto i pensieri e cercando di capire il significato al di là della mia interpretazione, trovo che ci sia una visione realistica della vita, sicuramente dettata dalla profonda ricerca interiore esperienza umana e pratica di AIKIDO.