
Chiunque abbia partecipato ad un seminario di Morihiro Saito Sensei ricorderà come il maestro spesso facesse riferimento a un piccolo manuale illustrato scritto da Morihei Ueshiba, il Fondatore dell’Aikido. Si trattava di Budo, libro che fu pubblicato privatamente da O’Sensei nel 1938

Morihiro Saito Sensei, durante i suoi seminari, spesso faceva riferimento a un piccolo manuale illustrato che talvolta mostrava. Apriva questo libretto alla pagina inerente alla tecnica che stava spiegando, passava davanti a ogni allievo per mostrarglielo e ripeteva: “O’Sensei. O’Sensei”, come a convalidare la sua spiegazione tecnica con il sigillo e l’approvazione della suprema autorità: Morihei Ueshiba, il Fondatore dell’Aikido [1].
Il manualetto che Saito consultava costantemente e che teneva in così alta considerazione, perché presenta una panoramica storica delle tecniche di Aikido del Fondatore che va dai primi anni Trenta fino a includere il periodo di Iwama, dopo la fine della seconda guerra mondiale, è Budo [1]. Budo fu pubblicato privatamente da Ueshiba in edizione limitata e non era mai stato distribuito attraverso alcun punto vendita commerciale. Nella nota di pubblicazione a fine libro, infatti, compare in grassetto l’indicazione “Non in vendita”. Da informazioni aneddotiche sappiamo che ne furono stampate solo poche centinaia di copie [1].

Originariamente il libro era stato prodotto per il principe Kaya Tsunenori, uno dei più prestigiosi allievi del fondatore in quel periodo, come testimoniato da Kisshomaru Ueshiba nel 1988: ““Budo è stato pubblicato come libro di testo quando mio padre insegnava al principe Kaya. Per questo motivo, un ufficiale del personale è venuto a fare foto. Mio padre non ha dato questo libro come licenza, ma lo ha presentato a quegli intellettuali che hanno praticato molto duramente al dojo ea coloro dai quali è stato aiutato nella sua vita quotidiana” [1].
Il manuale tuttavia rimase nel dimenticatioio per circa 50 anni, finendo per essere riscoperto casualmente da Stanley Pranin nel corso di un’intervista al pioniere dell’Aikido anteguerra Zenzaburo Akazawa, che in quell’occasione ne aveva mostrato una copia a Pranin (Luglio 1981) [1].
Questa fu la reazione di Stanley Pranin davanti alla scoperta: “Scorrendo lentamente le pagine del manuale, rimasi strabiliato nello scoprire che l’esecuzione di diverse tecniche come ikkyo, iriminage e shihonage era virtualmente identica a quella che avevo appreso ad Iwama sotto la guida di Saito Sensei. Ecco il Fondatore stesso che dimostrava quelle che avevo, fino ad allora, considerato le tecniche dello stile d’Iwama” [2].
Pranin, che aveva studiato con Morihiro Saito a Iwama fin dal 1977, riconobbe immediatamente il significato di quello che aveva davanti, e sentì di doverlo condividere al più presto con Saito sensei: “Il sig. Akazawa mi prestò gentilmente il manuale e io corsi a mostrarlo a Saito Sensei. Ricorderò sempre la scena di quando bussai alla porta di Sensei per condividere con lui la mia scoperta. Con mia sorpresa, mi disse che non aveva mai visto né sentito parlare di quel manuale in precedenza.

Inforcò i suoi occhiali da lettura e sfogliò il manuale, mentre i suoi occhi esaminavano attentamente le sequenze delle tecniche. In quel momento non riuscii a trattenermi dallo scusarmi con lui per aver dubitato della sua affermazione che stava compiendo ogni possibile sforzo per preservare intatte le tecniche del fondatore. Saito Sensei rise e, evidentemente con grande soddisfazione, eruppe: “Visto? Te l’avevo detto!”. Da quel momento in avanti Saito Sensei si è sempre recato ai suoi seminari con una copia di Budo da usare come prova per mostrare che una particolare tecnica ha origine dagli insegnamenti del Fondatore” [2].
Da dove provengono le foto contenute nel leggendario Budo di Morihei Ueshiba? Kiyoshi Nakakura, figlio adottivo ed erede del fondatore, nonché suo genero, aveva presentato Ueshiba a un suo buon amico, Hisashi Noma, che aveva preso a frequentare il Kobukan. Noma era un giovane emergente kendoka dell’epoca, un ex-membro del Dojo Yushinkan. Era anche figlio di Seiji Noma, fondatore di Kodansha, la casa editrice che in seguito avrebbe stampato la maggior parte dei best seller di Aikido [3]. Hisashi manifestò interesse nel fotografare le innovative tecniche dell’Aikibudo di Morihei e nel 1936 fu organizzato un servizio fotografico nel dojo privato di Noma, producendo 1100 fotografie. Shigemi Yonekawa, Gozo Shioda e Kisshomaru Ueshiba fecero da uke per Ueshiba, allora 52enne. Una selezione di questi scatti venne usata in “Budo” [3].

Nel 2011 le Edizioni Mediterranee hanno pubblicato la versione italiana del Commentario di Morihiro Saito al manuale Budo di Morihei Ueshiba. L’opera è andata a costituire il 6° volume della famosa serie didattica “Takemusu Aikido” di Morihiro Saito Shihan. Similmente ai precedenti volumi della popolare serie, la traduzione del Vol. 6 – Edizione Speciale Budo, fu curata da Paolo Corallini, ideatore, assieme a Stanley Pranin, della serie.
Takemusu Aikido – Vol. 6 propone ai praticanti di Aikido il manuale Budo di Ueshiba, arricchito da un dettagliato commentario di Morihiro Saito. Rappresenta un vero e proprio tesoro per i cultori dell’Aiki, e il poterne usufruire in questa versione commentata da Saito è un’occasione unica di arricchimento.
In questo straordinario programma, Morihiro Saito Sensei legge e dimostra le cinquanta tecniche presentate su Budo, includendo taijutsu, aiki ken e jo, lancia ed esercizi con la baionetta. L’arte del Fondatore, come fissata in questa opera, è strettamente legata al periodo dell’Iwama Takemusu Aiki immediatamente successivo alla fine della seconda guerra mondiale. Questa documentazione video costituisce un patrimonio documentale impagabile per gli amanti dell’Aikido in quanto mostra le autentiche tecniche di Aikido pre-guerra come furono create dal suo Fondatore, dimostrate da uno dei suoi allievi più importanti.
Note
[1] Saito Morihiro, Takemusu Aikido – Vol. 6: Edizione Speciale Budo – Commentario sul Manuale di Allenamento di Morihei Ueshiba del 1938, Edizioni Mediterranee, 2011
[2] Pranin Stanley, È O’Sensei Realmente il Padre dell’Aikido Moderno?, Aikido Italia Network, 2011 https://simonechierchini.wordpress.com/2011/06/30/osensei-padre-aikido-moderno/
[3] Chierchini Simone, Morihiro Ueshiba, il Successore Dimenticato di Morihei, Aikido Italia Network, 2020 https://simonechierchini.wordpress.com/2020/06/07/morihiro-ueshiba-il-successore-dimenticato-di-morihei/
L’Ermetista
Intervista a Paolo N. Corallini
I Dialoghi Aiki #1
di Simone Chierchini, Paolo N. Corallini
€8.31
Paolo Nicola Corallini, Iwama Ryu 7° Dan, Aikikai 7° Dan, è il Direttore Tecnico della Takemusu Aikido Association Italy.
Da Iwama e l’incontro con Morihiro Saito sensei, al complesso intreccio fra le diverse pedagogie presenti nell’Aikido, dai ricordi dell’uomo Morihiro Saito al futuro dell’Aikido, nel corso di questa conversazione Paolo Corallini offre il suo approccio dotto e ricercato al senso di ciò che esiste sotto al livello visibile dell’Aikido.
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