“Per fare Arti Marziali devi essere totalmente dedicato!”
“Per diventare bravo devi sacrificare molte altre cose nella vita”
“Per arrivare all’obiettivo devi essere risoluto e determinato”
Quante volte hai sentito cose come queste? Ma sono vere?
di STEVE ROWE
Le parole possono essere causa di confusione, perché sono un metodo che noi utilizziamo per definire un’idea e spesso finiscono per significare cose leggermente diverse per persone diverse; tuttavia, prendiamo in esame l’idea che la maggior parte di voi ha che, se si vuole diventare qualcuno nelle Arti Marziali, sarebbe necessario dedicarsi a una cosa ad esclusione della maggior parte delle altre – perché io non sono d’accordo.
Le Arti Marziali sono un metodo di miglioramento del sé. Quindi se non migliorano il resto della tua vita, non sono servite a niente!
Le Arti Marziali dovrebbero:
Migliorare la tua salute fisica e mentale
Migliorare le tue abilità sociali
Migliorare la tua fiducia in te stesso
Migliorare la tua consapevolezza
Migliorare le tue relazioni
Migliorare la tua capacità di concentrazione
Migliorare la tua capacità di imparare
Migliorare la tua capacità di ascoltare
Migliorare le tue possibilità di carriera
Migliorare la tua vita familiare
In effetti dovrebbero espandere la tua mente, non restringerla. Dovrebbero farti avere una prospettiva più ampia della vita. Con il miglioramento della tua salute, dovresti accorgerti di avere l’energia per fare di più con il tuo tempo. Man mano che la tua mente diventa più brillante, dovresti scoprire che esistono molte altre cose nella vita che sono interessanti, e renderti conto che vari aspetti della tua vita possono essere migliorati grazie a questa tua nuova attenzione mentale.
Per le persone che hanno studiato Arti Marziali non è insolito di riprendere a leggere libri da capo (o di iniziarlo a fare per la prima volta nella loro vita!), oppure di cominciare a suonare uno strumento musicale o di iniziare a studiare altre cose.

Dopo essersi allenate per un po’, molte persone ne derivano una nuova linfa nella loro carriera, in famiglia e nelle relazioni, grazie al processo alchemico che si sta svolgendo dentro di loro: stanno nuovamente imparando come imparare, come ascoltare, come prestare attenzione. Improvvisamente possono sentire ciò che le persone intorno a loro gli stanno dicendo e hanno detto da tanto tempo, e scoprono di aver sviluppato la sensibilità per sentire la musica che è emanato dall’altoparlante.
A lavoro si rendono conto che quello che sta bloccando il loro avanzamento è la stessa cosa che gli ha impedito di passare gli esami sul tatami! Il processo di mentoring nelle Arti Marziali significa che hanno a disposizione il supporto necessario per superare quel blocco, sia esso dovuto al loro carattere, a motivi di salute, di livelli di energia o semplicemente alla pura mancanza di studio e pratica!
In un articolo del mese scorso ho parlato di “parto” di idee e conoscenze. Io credo che ogni essere umano sperimenti un continuo flusso di idee creative e di comprensione per tutta la vita, se non fa qualcosa che finisce per limitarlo. Questo è ciò che ci dà una ragione di esistere.
Se noi blocchiamo questo flusso attraverso l’ignoranza, l’emozione, la codardia e tutte le altre emozioni e pensieri negativi di cui siamo capaci – allora il nostro scopo nella vita rimarrà nascosto. Quando allarghiamo la nostra prospettiva e ricerchiamo la saggezza attraverso l’esperienza, permettiamo al flusso di scorrere. Più ristretta diviene la nostra visione – più ristretti siamo noi. Più ampia la nostra prospettiva, più creativi e saggi diveniamo.
Quando ci impegniamo nelle Arti Marziali, ci dedichiamo ad una forma concentrata di vita. Il Dojo/Kwoon è il microcosmo rispetto al quale la vita è il macrocosmo. Se abbiamo scelto con cura il nostro Sensei/Sifu, abbiamo un mentore, qualcuno che ci possa motivare, indirizzare e guidare attraverso questa forma condensata di vivere che ci prepara ad affrontare la realtà in tutti i suoi aspetti.
Con l’allenamento nelle Arti Marziali, noi troviamo più tempo, energia e motivazione per affrontare il resto della nostra vita. L’artista marziale “dedicato”, con la sua mentalità ristretta, ha purtroppo sbagliato tutto.
Non sto dicendo che bisogna limitarsi a inserire le Arti Marziali in un angolo della propria vita e fare “un esercizio di equilibrio” tra esse e il resto; sto sostenendo che esse sono la tua CHIAVE DI VOLTA per essere in grado di migliorare il resto della tua vita. L’istruzione che si riceve da un buona Sensei/Sifu permette di dare alla luce il vero te: partorire è doloroso, a volte anche una battaglia, ma non puoi appoggiarti a nessuno altro se non a te stesso, alla tua parte auto intuitiva e “interiore”, ma puoi utilizzare una strategia interiore maestra grazie alla quale puoi fare i conti con il tuo mondo interiore ed esteriore.
Lo sviluppo è come guardare le lancette di un orologio, non si vedono i cambiamenti – li vedono gli altri – e quando ti rendi conto quanto sei cambiato è spesso uno shock. Molti allievi si lamentano dicendo “non sento che sto migliorando” e ti viene da pensare… MA CHE DICI? Se solo ti avessi filmato in azione quando sei entrato qui per la prima volta! Quelli che escono dal dojo con la sensazione di “aver svoltato”, cambiano molto rapidamente. Vediamo gli “ex allievi” per strada e ci viene da pensare “hanno perso la bussola” … Lo studio delle Arti Marziali è come nuotare controcorrente … basta fermarsi per andare all’ indietro.
Anche il Buddha disse: “Quando si costruisce un nuovo tetto, è necessario conservarlo in un buono stato di manutenzione” …

Se mi si chiedesse perché io studio Arti Marziali, la mia risposta sarebbe per imparare a diventare saggio. La saggezza è quel valore intrinseco in tutto il tuo pensiero e nelle tue azioni che può derivare solo dall’esperienza e dallo studio pro-attivo. Può solo arrivare attraverso l’espansione della mente e dell’esperienza, e non con il suo restringimento.
Si tratta di un viaggio che richiede uno sforzo persistente e consapevole, un agire impegnato che porta più frutti se praticato in compagnia di individui con la stessa predisposizione mentale e un buon mentore. Se hai intenzione di intraprendere questo viaggio, avrai bisogno di una buona mappa e di una buona guida! Ciò significa un programma di studio ben strutturato e un buon Sensei/Sifu.
“La mente di un bigotto è come la pupilla di un occhio …. Più la luce brilla su di esso, tanto più si contrae…”
Fonte: http://shikon.com/2011/11/martial-arts-the-masterkey/
Riprodotto con la gentile concessione di Steve Rowe
Traduzione di Simone Chierchini
Copyright Steve Rowe© 2013
Tutti i diritti riservati
che significa praticare arti marziali ?
è una domanda che mi sono posto anche io, più volte, certo l’idea di stare in gran forma , di essere pronti sia mentalmente che fisicamente è importante…
ma io ho scoperto che , se , trovo il tempo per praticare posso trovare tempo
anche per altre cose, come leggere, come star qui, acondividere un pensiero..
ho vinto laa pigrizia della mente.
ecco forse quello che mi dà l’aikido è questo, ( ma me lo ripete sempre il mio Sensei ) ..” non dire , non posso se vuoi puoi fare ogni cosa…vinci la pigrizia..”
l’aikido è entrato nella mia vita è sono ben felice di ciò, ne è parte, e come un dito della mia mano, so che c’è non c’è bisogno di guardarlo in continuazione.
E’ la consapevolezza di fare anche parte di un qualcosa , che condividi con tanti amici nel dojo, o agli stage , e con un infinità di persone nel modo.
ho imparato a guardare le persone per strada in modo diverso, perchè ho preso consapevolezza del ” Valore” di chi non immagini possa avere anche se sconosciuto.
perchè dietro ad un bozzolo, c’è sempre una farfalle che nasce , anche se tu non la vedi.
quindi dò più valore alle cose, cosa significa praticare le arti marziali,
bhè, crescere come persona, dentro…ma la cosa che mi darà un giorno tanta soddisfazione sarà trasmettere questi valori ad altri…
perchè l ‘ aikido è dentro a tutti noi, e prima o poi verrà fuori , come la
farfalla.
mi piace l’ultima frase,
” Si tratta di un viaggio che richiede uno sforzo persistente e consapevole, un agire impegnato che porta più frutti se praticato in compagnia di individui con la stessa predisposizione mentale e un buon mentore. Se hai intenzione di intraprendere questo viaggio, avrai bisogno di una buona mappa e di una buona guida! Ciò significa un programma di studio ben strutturato e un buon Sensei/Sifu.”
l’importante è avere voglia di viaggiare, e io lo sto facendo in ottima compagnia, con il mio Sensei in testa.