Praticare “Insieme” al Tempo del COVID-19


Aikido Zoom

In questo periodo, quando tutti i dojo hanno dovuto chiudere le attività di allenamento a causa del Convid-19, molti di noi si sono sentiti tagliati fuori. Come continuare? Come fare per non perdere la connessione con gli allievi? Queste sono le domande che di questi tempi ognuno si è dovuto fare

di RENATO FILIPPIN

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Molti insegnanti e praticanti hanno incominciato a presentarsi su Facebook con attività personali, ognuno attingendo dai propri punti di forza. Che il materiale proposto fosse Aikitaiso o Bukiwaza, lo scopo di ognuno era chiaro: cercare di inspirare la gente ad allenarsi da sola.

Personalmente quello che sto sentendo di più è la mancanza dei compagni di allenamento. Mi mancano il loro sorriso, le faccie stupite, la loro difficoltà nell’eseguire un movimento per la prima volta. Sento, in poche parole, l’assenza della comunità del dojo, il vedersi, il vedere che sono ancora lì, pronti per rincominciare. Sento che gli allievi sono pieni di voglia, ma anche di ansia di non poter più imparare qualcosa dal proprio maestro.

Con questa idea, mi sono chiesto quali possibilità mi si presentavano per dare agli allievi l’opportunità di apprendere qualcosa. L’elenco risultante include Respirazione, streching-Aikitaiso, Kata con il Jo, Kumitachi con il Bokken, Basi del Bukiwaza, etc. Come fare, però, ad unirci per praticare insieme, visto il peiodo in cui ci troviamo? L’unica possibilita era quella di organizzare un Meeting Online, cui tutti potessero partecipare muniti di un Computer e una Cam. Mi sono poi chiesto quanto spazio minimo sarebbe stato necessario, e mi son detto che 2×2 metri avrebbero dovuto essere sufficenti.

Filippin Renato 02
Renato Filippin nel suo dojo di Sangallo

Non ho aspettato molto, l’idea già mi bruciava nella testa. Allora mi sono chiesto: di cosa hai bisogno a livello tecnico di hardware e software per mettere il tutto in azione? Due anni fa lAikikai di Sangallo aveva sviluppato la sua «Online Academy», per cui il dojo era già pronto con la videocamera e internet a banda larga di 1Gbit. Quindi avevamo tutto quello che serviva per fare un allenamento di Bukiwaza online. Inoltre il nostro dojo è una struttura privata e non pubblica, e ne possiamo usufruire a nostro piacimento: la cosa mi sembrava facilmente fattibile e mi sono mosso per metterla in scena.

Per prima cosa ho iniziato con l’informare gli allievi dei miei dojo di Sangallo (Svizzera), Überlingen, Singen (Germania) e Mosca. “Dai, proviamoci! Facciamo un primo allenamento insieme”, gli dissi. Le risposte sono state tutte positive, con commenti come; “Bello, finalmente ci rivediamo”, “Ho voglia di muovermi”, ecc.

Incominciai a sviluppare un piano di allenamento. La difficoltà era rappresentata dal fatto che, come è normale in ogni dojo, il livello nel lavoro di Bukiwaza è molto disomogeneo. Alcuni hanno appena incomiciato, altri si sono persi degli allenamenti, altri ancora si sono dimenticati le sequenze dei Kata, e così via. Decisi quindi di iniziare insegnando il Kata Sansho1 – Parte Prima di Chiba Sensei, un kata che propongo da decenni nei miei dojo. Ci sono tuttavia periodi di settimane o talvolta mesi prima che si ripeta il Kata, di conseguenza molti lo dimenticano: la presente, pertanto, era una perfetta opportunità per ripassarlo, considerati i limiti attuali di cui sopra. 

Al primo allenamento online parteciparono 20 allievi. Nei giorni successivi, dopo aver avuto il loro feedback, mi venne l’idea di collegarci con i maestri del Birankai, che sicuramente il Kata lo hanno memorizzato anche meglio di me. Certamente avrebbero potuto  darmi un aiuto nel proporlo ai miei allievi, e anche a me una rinfrescata dei dettagli delll’esecuzione non avrebbe fatto male.

Chiba Kazuo - Bath Davinder
Davinder Bath ritratto con Kazuo Chiba (2009)

Così è nata l’idea di organizzare un primo Seminario Internazionale Online! Mi misi in contatto con Davinder Bath, che è il Chief Instructor del London Aikikai, anche se da due anni si trova in Giappone e si allena all’Hombu Dojo. Davinder Bath, essendo stato allievo di Chiba sensei per oltre 26 anni e avendo seguito il maestro in molti Seminari, mi sembrò la persona più adatta per presentare il Kata Sansho1. Gli spiegai l’idea e lui accettò di presentare assieme questo seminario online.

Successivamente, per due settimane ci siamo incontrati diverse volte online per discutere come impostare il seminario, chi invitare, ecc. e abbiamo infine deciso di andare in linea il 15 Aprile 2020. “Quanti paesi parteciparanno?” mi chiese Davinder. Il mio gruppo avrebbe compreso praticanti da Svizzera, Germania, Cina e Russia. Davinder aggiunse connessioni dalla Polonia, Israele, India e Inghilterra. Contattai anche vecchi allievi e amici dal Mexico, Olanda, e Guatemala. Contando anche il Giappone, stavamo parlando di undici Paesi e tre continenti! Il progetto aveva preso una dinamica inarrestabile.

L’unica preoccupazione era che qualcosa andasse storto dal punto di vista tecnico e mandasse all’aria tutti i nostri sforzi, ma l’entusiasmo di fare questo seminario era più  grande. Che in questo periodo così  difficile, l’Aikido potesse riunire praticanti da tre continenti con 11 paesi e circa 50 persone online mi faceva crescere dentro una gioia inimmaginabile.

E così alla fine è l’abbiamo fatto. Il seminario è stato un completo successo. Certo, le possibilità erano limitate per vari motivi, ad esempio molti partecipanti non avevano mai praticato il kata e c’erano diverse generazioni di allievi, ma nonostante queste difficoltà, i partecipanti si sono divertiti e l’effetto di apprendimento è stato maggiore di quanto inizialmente ipotizzato. La cosa più importante, tuttavia, è  stata di vedere come improvvisamente i confini non esistessero più, come non ci fossero barriere linguistiche, tutti semplicemente prendevano parte e praticavano Aikido.

Tra due anni, nel 2022, intendo celebrare il mio 60° anniversario di Aikido. Spero di vedere molti di questi partecipanti sul Tatami e di godermi insieme l’Aikido, che dimostra sempre di essere vivo, Covid-19 o meno…

Ringrazio tutti per la sincera partecipazione. Un sincero grazie va a Davinder Bath per il suo dettagliato insegnamento del kata Sansho1.

Copyright Renato Filippin ©2020
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