The Samurai Artist – Intervista a Tetsuro Shimaguchi


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Tetsuro Shimaguchi è nato nella prefettura di Saitama, in Giappone, e si è laureato presso il Nihon University College of Arts. Dopo aver acquisito diversi anni di esperienza nelle attività teatrali, ha fondato un Samurai Sword Performance group chiamato “Kengishu KAMUI”, di cui è il leader. Shimaguchi si definisce un “Samurai Artist” e persegue uno stile in cui bellezza di forma, recitazione e arti marziali sono sapientemente miscelati

di SIMONE CHIERCHINI

Tetsuro Shimaguchi non è un personaggio ordinario, e non è neppure il classico maestro di arti marziali che normalmente scopriamo assieme sulle colonne di Aikido Italia Network: Shimaguchi è diverso e il suo lavoro trascende il Budo e le arti dello spettacolo per offrire qualcosa di nuovo: una meravigliosa esperienza estetica con un contenuto morale.

Il suo percorso parte dalla prefettura di Saitama, a nord di Tokyo e lo porta fino alla fama planetaria, grazie alla sua partecipazione a Kill Bill – Vol.1 di Quentin Tarantino, ove cura le coreografie di alcune scene di combattimento armato e recita in un ruolo secondario. Nel frattempo mette a frutto le proprie esperienze nel mondo del teatro Kabuki e le coniuga con un passionale approccio al mondo dei Samurai e delle arti marziali, creando “Kengishu KAMUI” una compagnia di Samurai dello spettacolo.

Grazie al successo di Kill Bill – Vol.1, Shimaguchi e la sua compagnia girano il mondo e utilizzano i valori estetici insiti nella pratica della spada per veicolare il messaggio culturale del mondo dei Samurai. Da qui alla creazione di una nuova disciplina, il “Kengido”, il passo è breve. Nel Kengido si combinano la scherma di scena e la ricerca della bellezza della forma in senso estetico, allo scopo di reinterpretare la “Via del Samurai” in modo nuovo e accativante per il mondo moderno. Tetsuro Shimaguchi è un giapponese del XXI secolo e come tale è consapevole del potere del visuale quando si desidera propagare un messaggio: il messaggio del Kengido, a suo dire, è quello di raccontare l’inestimabile valore della cultura giapponese a tutto il mondo.

Copyright “Kengishu KAMUI”

CHIERCHINI
Possiamo chiederle, sensei, da dove proviene il suo interesse per il Budo?

SHIMAGUCHI
Certamente deriva dal mio desiderio di migliorarmi, di rendere la mia vita appagante. Credo che intraprendere un percorso nel Budo mi aiuti a raggiungere questo obiettivo.

CHIERCHINI
Da quali scuole di Budo classiche originano le sue capacità tecniche?

SHIMAGUCHI
Ho studiato per la prima volta scherma di scena come tecnica teatrale in relazione alle opere di ambientazione Samurai. Dopo di che ho appreso le arti dello spettacolo classiche giapponesi, Kabuki e danza tradizionale, e ho praticato Karate (Miura Dojo Global Budo Karate). Attualmente studio e pratico Shinkage-ryu Heiho presso la scuola di Marobashi Kai, che insegna il vero combattimento con la spada.

CHIERCHINI
Quali sono, a suo parere, i ruoli della spada e dello spadaccino nella nostra società contemporanea?

SHIMAGUCHI
Il ruolo della spada e dello spadaccino non è quello di togliere la vita, ma di contribuire allo sviluppo armonioso della nostra società, migliorando le capacità comunicative individuali. Questo avviene attraverso l’apprendimento di come meglio utilizzare la distanza, i tempi e gli atteggiamenti appropriati nel corso dell’allenamento con la spada.

CHIERCHINI
Sappiamo che lei ha seguito un corso di formazione formale sulle forme classiche del Teatro Kabuki. Potrebbe spiegarci che cosa la ha spinto verso le arti sceniche?

SHIMAGUCHI
Ho studiato formalmente il Teatro Kabuki perché la performance nel Kabuki in Giappone viene sviluppata attraverso un allenamento molto duro. Quel tipo di training è in grado di toccare il cuore delle persone e fornire energia. Le arti dello spettacolo sono una grande forma di espressione e, proprio come il Budo, possono aiutare chi le pratica a percorrere una via di miglioramento personale.

Copyright “Kengishu KAMUI”

CHIERCHINI
Da dove ha tratto l’ispirazione per unire i suoi talenti nel Budo e nel Kabuki e iniziare la sua carriera come coreografo e performer di scene da combattimento?

SHIMAGUCHI
Come dicevo prima, il Budo e le arti dello spettacolo hanno molti più aspetti in comune di quanto comunemente si pensi. Unirli è avvenuto spontaneamente. La mia motivazione principale è derivata dalla passione che nutro per sviluppare una vita migliore e appagante.

CHIERCHINI
Ci parli di KAMUI, la sua compagnia teatrale. Ha mai immaginato che avrebbe portato gli spettacoli KAMUI in giro per il mondo?

SHIMAGUCHI
Kengishu KAMUI è l’unico “Samurai Artist” in Giappone che si occupa di comunicare la cultura e la spiritualità del Giappone al mondo attraverso esibizioni teatrali e video di tema Samurai. Abbiamo tenuto spettacoli in molti paesi e siamo apparsi in numerosi cortometraggi. Stiamo programmando di organizzare ancora più spettacoli in tutto il mondo e facciamo del nostro meglio per realizzare questo scopo, basandoci sull’esperienza delle nostre esibizioni passate, comprese quelle che abbiamo fatto ancora prima di iniziare come Kamui.

Tetsuro Shimaguchi con Quentin Tarantino sul set di Kill Bill – Vol.1 (Copyright “Kengishu KAMUI”)

CHIERCHINI
Lei ha avuto l’incredibile opportunità di lavorare con Quentin Tarantino e alcune famose icone di Hollywood in Kill Bill – Vol. 1. Come è stato recitare e preparare le coreografie di scherma per un film così mastodontico? Protrebbe darci qualche dettaglio su questa fantastica esperienza?

SHIMAGUCHI
Desidero esprimere la mia profonda gratitudine nei confronti di Quentin Tarantino, Uma Thurman, Lucy Liu, Samuel Leroy Jackson e gli altri membri dello staff per avermi accettato come artista professionista e per avermi trattato con rispetto quando non ero nessuno. Per me e per la mia carriera è stata un’enorme sfida. Ho trovato anche assai stimolante lavorare da straniero in un paese straniero a contatto con culture diverse. Regista e attori mi hanno dedicato il loro tempo, in modo da imparare a conoscerci non solo durante le riprese, ma anche quando avevamo tempo libero. Ho fatto del mio meglio come performer giapponese e loro hanno lavorato con me fino alla fine delle riprese in modo rispettoso. Ovviamente, per me è stata un’esperienza irripetibile. Questi professionisti di prim’ordine mi hanno poi ispirato ad esibirmi in giro per il mondo. Il film “Kill Bill” è stato il mio primo passo nel mondo.

CHIERCHINI
L’idea della comunicazione sembra pervadere tutti i suoi campi di interesse. Perché comunicare è così importante per lei, sensei?

SHIMAGUCHI
Questo è perché credo che per una persona la comunicazione sia essenziale per vivere una vita soddisfacente e migliore. Una buona comunicazione rende felici non solo se stessi, ma anche tutti i soggetti coinvolti. Aiuta a vivere una vita piena, nella quale si è responsabili di se stessi e ci si impegna onestamente nei confronti gli altri. Adoro incontrare nuove persone e condividere la vita con loro.

CHIERCHINI
Sensei, lei si definisce come un Samurai Artist. I Samurai sono comunemente visti come una classe di guerrieri e non sono solitamente associati al mondo delle arti. Potrebbe spiegare come si è reso conto che questi due mondi possedevano un significato in comune?

SHIMAGUCHI
Come ho spiegato prima, su questo ho un’opinione diversa. A mio parere il Samurai non è un guerriero, ma un uomo di cultura. Si occupavano di proteggere il loro paese, la loro gente e la loro famiglia a rischio della propria vita. Si sforzavano di migliorare le loro abilità nelle arti da combattimento e vivevano con dignità come persone. Nel corso della loro vita, i Samurai raffinavano la loro comprensione delle arti marziali e delle “arti”, per dimostrare che potevano vivere nel rispetto della bellezza; di conseguenza, si sono lasciati alle spalle un vasto mondo culturale. Io amo non solo le abilità tecniche dei Samurai, ma anche la spiritualità e l’estetica che si sono lasciati alle spalle. Come artista Samurai, continuo a lavorare su me stesso anche nell’era attuale e vorrei esprimere con il mio cuore lo spirito Samurai al mondo.

Copyright “Kengishu KAMUI”

CHIERCHINI
“Kengido” è il suo nuovo concept, in cui lei combina il mondo della spada e quello dell’estetica. Che cos’è il Kengido?

SHIMAGUCHI
“Kengido” è un metodo Samurai che consente di imparare sia le arti marziali che le arti dello spettacolo attraverso un percorso di formazione per diventare artisti samurai. Il fine di questo metodo è arricchire la vita: dato che si tratta di una performance di combattimento, bisogna impegnarsi nelle relazioni con gli altri in modo più focalizzato del solito. Kengido consente di migliorare le proprie tecniche di combattimento e abilità comunicative. Questo metodo aiuta a esprimere la “mente” del Samurai attraverso le “tecniche” e il “corpo” del praticante, accentuando la bellezza insita in ogni essere umano.

CHIERCHINI
Il Kengido va incluso tra le arti del Budo? Lei si vede come un artista marziale?

SHIMAGUCHI
Kengido è un nuovo metodo, quindi non credo che sia ancora riconosciuto come arte marziale. Poiché si tratta di una combinazione di arti marziali e arti dello spettacolo, io mi considero un artista marziale e anche un artista dello spettacolo.

CHIERCHINI
Quali sono i vantaggi dell’allenamento nel Kengido?

SHIMAGUCHI
Mentre ci si diverte allenandosi, si acquisisce grazia e si migliora a livello personale. Chi lo pratica diviene più gentile con gli altri e acquista una prospettiva più ampia nei confronti del mondo attorno. L’allenamento non smette mai di formare l’allievo come essere umano.

CHIERCHINI
Il mondo del Budo è tradizionalmente conservatore e guarda sempre con sospetto verso qualsiasi nuova interpretazione del vecchio materiale marziale. Ha incontrato critiche quando ha iniziato Kengido? L’innovazione non è un punto particolarmente forte del Budo giapponese?

SHIMAGUCHI
All’inizio, sia nelle arti marziali che nelle arti dello spettacolo penso che siamo stati visti come diversi e per questo siamo stati criticati. Tuttavia, i leader in svariati campi ci hanno mostrato rispetto per aver accettato la sfida di iniziare un qualcosa di nuovo con le nostre tecniche e il modo in cui le esprimiamo come artisti, quindi non ho mai nutrito dubbi su quello che stavamo facendo. É stato in quella occasione che mi sono reso conto che solo i leader dei vari campi sono quelli che mostrano comprensione nei confronti delle difficoltà che si incontrano nel creare qualcosa di nuovo e dell’asperità connessa con il mantenere i propri sforzi.

Copyright “Kengishu KAMUI”

CHIERCHINI
Shimaguchi sensei, quali sono le sue speranze come insegnante e ambasciatore di Kengido nel mondo?

SHIMAGUCHI
Sebbene il Kengido sia un nuovo metodo, vorrei che in tanti lo conoscessero e lo sperimentassero, indipendentemente da età, sesso, nazionalità o religione. La mia idea è quella di sviluppare ulteriormente questo metodo Samurai che è iniziato nell’era moderna, e di trasmetterlo alle generazioni successive come parte della cultura giapponese, proprio come le arti marziali tradizionali e le arti dello spettacolo.

Ringraziamo Shimaguchi sensei per il tempo dedicatoci per rispondere alle nostre domande e gli auguriamo ogni successo con le sue iniziative.

Official Website: http://samurai-kamui.com/?lang=en

Copyright Simone Chierchini ©2020
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